Daniele Volpe - Guatemala - Genocidio Ixil


 

Visita guidata della mostra con l’autore Domenica 19 Ottobre, ore 10.00 – Gruppo Fotografico Progetto Immagine, Via Vistarini 30, Lodi. MAPPA

José Efrain Riot Montt, che ha governato il Guatemala per quasi diciassette mesi tra il 1982 e il 1983, è stato processato a Città del Guatemala per genocidio e crimini contro l’umanità.

Le imputazioni a suo carico sono dovuti a sistematici massacri della popolazione indigena Ixil, portati avanti dalle truppe Guatemalteche e forze paramilitari durante questa fase della lunga e brutale guerra civile guatemalteca, e il massivo esodo forzato, soprattutto degli abitanti nella regione Ixil.

Le principali accuse indicano che Rios Mott sia stato l’autore intellettuale di 1.771 morti e evacuazione forzata di 29.000 persone Ixil.

Dopo più di 30 anni, l’ex dittatore Guatemalteco, è stato trovato colpevole di genocidio e condannato a 80 anni di reclusione dopo un processo destinato a regolare i conti per i massacri compiuti durante la fase più acuta della guerra civile durata 36 anni.

Questa è stata la prima volta che un ex capo di stato sia stato perseguito per genocidio da un tribunale nazionale invece che internazionale.

Solo dieci giorni dopo che la corte ha rilasciato questo verdetto storico, la Corte Costituzionale guatemalteca ha rovesciato la sentenza e imposto la ripetizione del processo.

Il processo, comunque, ha stabilito un importante precedente e rimane una pietra miliare per continuare a perseguire e processare per crimini internazionali, tutti i responsabili.

Per i guatemaltechi, rappresenta la speranza di ricostruire un resoconto accurato delle grandi violazioni di diritti umani perpetrati durante la guerra civile, in un processo che rinforzerà la giovane democrazia della nazione.

La “Commissione di Verità”, promossa dalle Nazioni Unite e ratificata con gli accordi di pace del 1996, ha stimato che più di 200.000 persone sono morte e oltre 40.000 sono “scomparse” durante il conflitto durato 36 anni. Oltre 80% delle vittime facevano parte delle popolazioni indigene Maya.

La commissione ha provato che il 93% dei crimini sono stati commessi delle Forze di Sicurezza Nazionale e da gruppi paramilitari.

Al giorno d’oggi molti stanno ancora cercando i resti dei loro cari deceduti durante gli anni della guerra civile. Civili assassinati, morti di fame o per mancanza di cure mediche mentre si nascondevano nella giungla per sfuggire all’esercito.

Le esumazioni rappresentano un importante anello di chiarificazione, fornendo alla giustizia guatemalteca prove dei massacri contro i civili.

Squadre di antropologi forensi stanno lavorando sull’esumazione dei dispersi, gente sepolta in cimiteri clandestini o fosse comuni. L’analisi forense cerca di chiudere il lutto dei sopravvissuti, che così possono dare una degna sepoltura ai loro cari.

 

Daniele Volpe

foto_volpe

Daniele Volpe è un fotografo italiano con sede in Guatemala. Le sue immagini sono principalmente rivolte a questioni relative ai diritti umani e al perseguimento della giustizia sociale, concentrandosi in America Centrale. Ha seguito gli eventi che si svolgevano attorno all’attività estrattiva di una miniera d’oro negli altopiani occidentali del Guatemala prestando attenzione all’opposizione comunitaria al progetto minerario e nel 2012 ha pubblicato “Sotto lo Stesso Cielo” un libro fotografico in tre lingue (spagnolo-inglese -Italiano) sull’argomento. Ha lavorato su altri temi concentrandosi su “storie umane” che definiscono la società guatemalteca durante il post-conflitto.

È stato recentemente premiato al POY international e al POY latam ed è tra i 24 finalisti al The Manuel Rivera-Ortiz Grant, 2014. Si è diplomato in “Storytelling e New Media”, un corso annuale promosso dalla Fundacion Pedro Meyer e World Press Photo, in Messico. È vincitore di una borsa di studio con la quale ha partecipato al Foundry Photojournalism Workshop 2014, e il suo progetto in corso “Guatemala – Genocidio Ixil” è stato esposto al Lumix Festival for Young Photojournalism 2014 a Hannover, in Germania. Ha partecipato a diversi seminari con Rodrigo Abd, Ron Haviv, Luis Gonzales Palma, Cia de Foto, Alejandro Castellote. Il suo lavoro è stato pubblicato su The Wall Street Journal, The Guardian, El Periodico, Il Reportage, Makeshift, 6mois tra gli altri.

Sito personale: www.danielevolpe.com