Motivazioni del premio
La sequenza alterna situazioni di forte azione a immagini di grande impatto emotivo, che restituiscono, insieme alla documentazione dei luoghi, le vicende intime delle persone colpite dagli eventi.
La tragedia di una guerra civile è raccontata con assoluta e precisa uniformità stilistica attraverso inquadrature che “immergono” lo spettatore nel dramma.
Immagini ad alto valore giornalistico raccontano la cronaca del conflitto in atto e il totale coinvolgimento della società siriana in ogni sua componente.
Ascolta la registrazione della telefonata a Fabio Bucciarelli per la comunicazione del premio:
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Visita guidata della mostra con l’autore Sabato 19 Ottobre, ore 16.00.
Collegio San Francesco – via San Francesco, 21.
BATTLE TO DEATH
Aleppo, Syria. September/October 2012
Battle to Death è un reportage fatto ad Aleppo durante l’autunno del 2012. Dopo aver documentato le cosidette ‘Primavere Arabe’ e la guerra Libica da prima dell’intervento NATO fino alla morte di Gheddafi, ho deciso di recarmi in Siria per coprire il conflitto più sanguinoso degli ultimi anni. Partito dalla Turchia sono entrato in Siria dal nord del paese con direzione Aleppo, dove durante l’ottobre del 2012 si combatteva la battaglia più sanguinosa fra l’esercito di Assad ed i guerriglieri del Free Syrian Army.
Presto ho scoperto che la cosiddetta guerra civile siriana era un massacro contro la popolazione civile. Ho deciso così di documentare i diversi aspetti del conflitto, con un focus particolare sulle vittime civili: quindi non solo la frontline, ma anche i profughi in fuga dalla bombe, i bambini e le donne ferite dai MIG dell’esercito regolare, il daily life in un paese in guerra ed il dolore di coloro che quotidianamente combattono per liberare il proprio paese dalla tirannia di un dittatore. Secondo le Nazioni Unite, le vittime della guerra in Siria ha superato le 100.000. Oggi, dopo più di due anni di conflitto dove la comunità internazionale decidendo di non intervenire, è rimasta spettatrice di una carneficina, la guerra in Siria continua con uno scenario ancora più complesso dove cellule Jidaiste hanno preso il controllo di parte del paese ed il numero di vittime civili è destinato ad aumentare.
Fabio Bucciarelli (Italia, 1980) è un fotogiornalista che si occupa di conflitto e delle conseguenze umanitarie della guerra. Ha trascorso gli ultimi anni documentando i maggiori avvenimenti mondiali in Africa e Medio Oriente: ha coperto il conflitto libico dalle sue fasi iniziali fino alla morte di Gheddafi, il massacro Siriano ad opera dell’esercito di Assad ed i conflitti dimenticati in Africa e nel Sud Est Asiatico.
Fabio sente di dover raccontare le storie degli ultimi, la vita di chi è reso muto e inerme dalla guerra e s’impegna a fondo per fornire un’informazione fondata sui diritti umani.
Prima di diventare reporter, nel 2006 si laurea presso il Politecnico di Torino in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Durante gli anni accademici frequenta l’Università di Valencia e si specializza in Image Processing.
Dal 2009 si dedica a tempo pieno alla fotografia ed inizia a lavorare come staff per La Presse/AP. Un paio di anni dopo lascia l’agenzia per concentrarsi esclusivamente al reportage.
Nel 2013 il suo progetto sulla Siria gli è valso il più prestigioso riconoscimento fotogiornalistico, la Robert Capa Gold Medal che l’Overseas Press Club of America dona al migliore reportage estero pubblicato che richiede particolari doti di coraggio ed intraprendenza.
I suoi reportage ricevono importanti riconoscimenti internazionali come il World Press Photo, il Pictures of the Year, il SONY World Photography Organisation, il Fotoevidence Book Awards ed il premio Ponchielli e le sue fotografie vengono pubblicate da Time Magazine, The Times, The Guardian, The New York Times, The Wall Street Journal, Los Angeles Times, Foreign Policy, Stern, Die Zeit, Paris Match, La Stampa, L’Espresso, La Repubblica e da molti altri ancora.
Recentemente ha iniziato anche a scrivere per testate italiane. Il suo ultimo libro, scritto con Stefano Citati sul conflitto libico è L’Odore della Guerra.
Sito internet: www.fabiobucciarelli.com