Sabato 24 ottobre 2015 ore 11.30 presso la Biblioteca Laudense, via Solferino 72, Lodi.
Nell’estate 2011 Matteo Di Giovanni è in Bosnia Erzegovina. Lavora a un progetto fotografico sull’identità bosniaca, ma subisce un grave incidente nel quale rischia di perdere la vita.
Nel mese di ottobre inaspettatamente si sveglia dal coma.
La vocazione professionale di Matteo è la fotografia. Lavora principalmente con la fotografia analogica, quella fatta di pellicole, chimica e attesa. Caratteristiche che forzano a rallentare il ritmo e a concentrarsi maggiormente su ciò che si vuole. Proprio come il processo di creazione e di adattamento del corpo ad una protesi.
Due mesi per andare dall’Italia a Capo Nord e ritornare. Un viaggio attraverso climi e regioni diverse, un’avventura on the road che Matteo Di Giovanni voleva intraprendere da tempo e che ora ha l’occasione di fare grazie a una nuova protesi estremamente innovativa.
La commistione tra aspetto tecnologico e aspetto artigianale è il cuore del progetto, l’elemento che avvicina la protesica alla fotografia analogica. Matteo utilizzerà macchine fotografiche modulabili, protesi realizzate ad hoc, pellicole, stampa artigianale e comunicazione digitale. Qui tutto è un’ibridazione di elementi diversi che si trovano in un unico contesto, per servire la nobile causa della celebrazione della bellezza e della vita.
Il progetto rappresenta una rinascita e una riappropriazione di tutto quello che a un certo punto sembrava perduto per sempre. Una storia profondamente personale che verrà raccontata attraverso una serie di ritratti, paesaggi e interni.
Questo viaggio è una metafora dell’esperienza di Matteo. Allontanandosi progressivamente dalle aree popolate si addentrerà in una terra quasi disabitata, per poi fare ritorno ai luoghi conosciuti e alla propria vita.
Matteo sarà accompagnato dall’amico fotografo e video-maker Lucas Pernin, che documenterà il viaggio in tutti i suoi aspetti, le difficoltà, gli incontri e la (stra)ordinarietà quotidiana.
Reaching the cape è un viaggio, una scoperta fuori e dentro di sé, una sfida, un racconto. Da qui Matteo vuol far ripartire la sua vita professionale.
Testo di Matteo Di Giovanni
L’incontro è organizzato in collaborazione con MiCamera:
Partecipa al crowdfunding del progetto di Matteo Di Giovanni!
https://www.kickstarter.com/projects/matteodigiovanni/reaching-the-cape
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Matteo Di Giovanni (1980) vive a lavora a Milano dopo aver conseguito un Master in Fotografia alla University of Westminster di Londra nel 2012. In seguito ad un grave incidente stradale, avvenuto mentre era al lavoro in Bosnia Erzegovina nell’estate del 2011, ora finalmente è tornato ad occuparsi a tempo pieno di fotografia.
Il suo lavoro è orientato soprattutto su progetti a lungo termine, con particolare attenzione a tematiche sociali e antropologiche relative all’identità e alla memoria.
Al momento, sta lavorando ad un progetto molto intimo e personale sulle biotecnologie e l’ibridazione del corpo umano in collaborazione con Micamera.
Sito web: www.matteodigiovanni.com