Peter van Agtmael - The Ku Klux Klan


 

Visita con l’autore sabato 8 ottobre 2016 alle ore 16:30 e domenica 9 ottobre 2016 alle ore 11:30 presso l’Ex Chiesa di San Cristoforo, via Fanfulla 14, Lodi.

Il Ku Klux Klan (KKK) è un gruppo di supremazia bianca negli Stati Uniti, che sostiene le ideologie del nazionalismo bianco, l’anti-cattolicesimo, l’antisemitismo ed è contrario all’immigrazione. Gli afro-americani rappresentano da sempre il loro bersaglio principale. Il movimento è stato fondato all’indomani della Guerra Civile con lo scopo di rovesciare i governi Repubblicani nel Sud del paese (rappresentati dal partito di Abraham Lincoln). Quest’operazione non ebbe successo, ma l’intento di creare questo movimento riemerse nel 1915 e negli anni ‘50. L’attuale composizione del gruppo non supera i 5.000 membri e non esiste un’organizzazione centrale o una struttura basata su una leadership. Non ci sono precisi soggetti che vengono presi di mira per gli attacchi del Klan, ma è noto che tra il 1882 ed il 1968 il numero degli afro-americani linciati da bianchi è stato di 3.446.

Sono stato introdotto nel Klan dallo scrittore norvegese Vegas Tenold. Negli ultimi dieci anni, ho lavorato su argomenti di storia americana e su questioni inerenti conflitti, razza, classi e giustizia sociale, e il KKK sembrava la perfetta intersezione di tutti questi interessi.

Abbiamo partecipato a diversi raduni. Durante il primo ho assistito al rito dell’ accensione della croce, in una zona rurale del Maryland, lo stato da cui provengo. Il KKK si era vantato che decine di appartenenti al Klan sarebbero intervenute alla cerimonia, ma c’erano solo poche persone quando siamo arrivati, tra cui una troupe televisiva inglese e un fotografo freelance. Dopo essersi giustificati con un paio di scuse vaghe riguardo la poca affluenza, i membri del Klan hanno indossato la toga ed iniziato il raduno. Dopo aver sistemato un amplificatore, uno dei leader ha cominciato a inveire contro le Nazioni Unite, sostenendo che stavano cospirando con la FEMA (Federal Emergency Management Agency) con lo scopo di ospitare campi di addestramento ISIS i cui combattenti avrebbero poi sotratto le armi agli americani. Questo piano sarebbe stato ordito da Barack Obama (o Barry Soetoro come viene chiamato dal Klan. Soetoro era il cognome del patrigno di Obama e il fatto che sia stato chiamato per breve tempo Barry Soetoro durante le scuole elementari, è stato usato come prova che Obama non è nato in America). Dopo aver finito di sbraitare, il membro del Klan dalla voce rauca ha bruciato la bandiera delle Nazioni Unite e l’ha calpestata, tra le tiepide acclamazioni provenienti dalla piccola folla.

Il raduno più interessante a cui abbiamo partecipato è stato il matrimonio di due membri del Klan. Entrambi vantavano diverse generazioni di antenati appartententi al Klan e desideravano portare avanti una tradizione di famiglia. Il matrimonio ha avuto luogo in una casa nel profondo Tennessee rurale. Quando siamo arrivati ​​la sposa e lo sposo si sono recati per il pranzo di nozze da Arby, un ristorante fast food. Lo sposo ha avuto diversi infortuni sul lavoro che hanno compromesso la sua abilità al lavoro manuale e la certezza di un impiego stabile; il che ha costituito grande fonte di rabbia e risentimento. Sebbene egli abbia accusato i neri e gli immigrati di sottrargli le opportunità di lavoro, Vegas (lo scrittore norvegese con cui ho lavorato) ha rimarcato il fatto che le minoranze economicamente emarginate hanno avuto gli stessi suoi problemi, e che la sua rabbia dovrebbe essere causata da una questione di classe più che di razza. Dopo pranzo ci siamo diretti di nuovo verso il fienile e la cerimonia è iniziata. Lo sposo indossava un abito bianco e la sposa uno rosso lucido. Hanno drappeggiato il loro cane, Leroy, con una piccola tunica del Klan con attaccato un pezzo di stoffa recante la scritta “Potere Bianco”. Il matrimonio è stato celebrato in un fienile di fronte a un piccolo tabernacolo.

Dopo la breve cerimonia, i partecipanti al raduno hanno festeggiato con una piccola torta comprata al supermercato e si sono diretti nel grande prato per bruciare la croce. Il rito di bruciare la croce ha origine nei primi anni del XX secolo, quando i membri del Klan lo facevano nei pressi delle abitazioni di persone che volevano intimidire. Sebbene molti cristiani considerino bruciare una croce un atto sacrilego, il Klan lo vede come un simbolo della lealtà dei membri.

Poco dopo ce ne siamo andati e da allora non sono più tornato. Anche se la violenza e l’odio del KKK costituiscono una parte importante della storia americana, le forme contemporanee di razzismo sono in genere molto più insidiose e istituzionalizzate. Il KKK rappresenta un simbolo visivo che si distingue, ma dopotutto è attualmente un gruppo emarginato.

Testo di Peter Van Agtmael

 

Peter Van Agtmael

ritratto_van_agtmaelPeter van Agtmael è nato a Washington DC nel 1981. Ha studiato storia a Yale, laureandosi con il massimo dei voti nel 2003.

Il suo lavoro si concentra principalmente sull’America, ed in particolare su questioni inerenti a conflitti, identità, potere, razza e classe. Si occupa inoltre del conflitto israelo-palestinese e lavora in tutto il Medio Oriente.

Ha vinto i seguenti premi: W. Eugene Smith Grant, ICP Infinity Award for Young Photographer, Lumix Freelens Award, Aaron Siskind Grant, Magnum Foundation Emergency Grant ed altri riconoscimenti ricevuti dal World Press Photo, American Photography Annual, POYi, The Pulitzer Center, The Center for Documentary Studies alla Duke University, FOAM e Photo District News

Il suo libro, ‘Disco Night Sept. 11′ sull’America in guerra nell’era del post 11 Settembre è stato pubblicato nel 2014. ‘Disco Night Sept. 11′ è stato nella rosa dei finalisti per il Paris Photo–Aperture Foundation PhotoBook Awards ed è stato nominato “libro dell’anno” da The New York Times Magazine, Time Magazine, Mother Jones, Vogue, American Photo e Photo Eye.

“Buzzing at the Sill”, un libro sull’America, uscirà in autunno 2016.

Peter è entrato in Magnum Photos nel 2008 e ne è diventato membro nel 2013.

Link
http://www.petervanagtmael.net/
https://pro.magnumphotos.com/