Visita guidata sabato 10 ottobre 2015 ore 16.30 presso Palazzo Modignani, via XX Settembre 29, Lodi.
Quasi 2.8 miliardi di persone vivono in nazioni dove indentificarsi come lesbiche, omosessuali, bisessuali, transessuali o intersessuale (LGBTI) potrebbe portare a reclusione, punizioni corporali o addirittura alla morte. In netto contrasto, solo 780 milioni di persone vivono in nazioni dove il matrimonio o le unioni civili tra coppie dello stesso sesso sono un diritto legale. Mentre alcune parti del mondo stanno iniziando a riconoscere i diritti LGBTI, la criminalizzazione e la discriminazione rimangono diffuse. Di conseguenza, è facile dimenticare che dietro le statistiche ci sono milioni di individui con storie uniche e spesso strazianti.
Where Love Is Illegal è stato creato per raccontare queste storie.
Il fotografo Robin Hammond ha visitato sette nazioni per documentare la criminalizzazione e la sopravvivenza di 65 persone di 15 diverse nazionalità. Il ritratti sono stati fatti in collaborazione con i soggetti, e le testimonianze son state scritte e registrate per ognuno dei soggetti. Per molti era la prima volta che raccontavano le loro storie. Sono stati messi in silenzio dal bigottismo che li circonda.
Witness Change, l’organizzazione non-profit dietro a Where Love Is Illegal, ha deciso di andare oltre il raccontare le loro storie e di creare un dialogo internazionale per poter portare un cambiamento. Attraverso delle campagne sui social media, mostre in tutto il mondo e pubblicazioni, questo Progetto vuole amplificare le voci dei sopravvissuti e raccogliere fondi per organizzazioni già esistenti che sostengono le persone LGBTI nelle nazioni dove la persecuzione è diffusa. È nell’espressione coraggiosa del bigottismo vissuto, e tramite le azioni prese dai gruppi di difesa, che possiamo lottare contro l’intolleranza e contribuire alla creazione di un mondo dove l’amore non è mai illegal.
Testo di Robin Hammond
Link:
whereloveisillegal.com
@whereloveisillegal
witnesschange.org
Robin Hammond, nato nel 1975, vincitore nel 2014 del World Press Photo e del RF Kennedy Journalism Award, nel 2013 del W. Eugene Smith Award for Humanistic Photography e destinatario di quattro Amnesty International Awards for Human Rights Journalism, Robin Hammond ha dedicato la propria carriera a documentare in tutto il mondo i diritti umani e le problematiche legate allo sviluppo, mediante progetti a lungo termine.
Nel 2013 Robin ha vinto il FotoEvidence Book Award per aver messo a fuoco ingiustizie sociali attraverso la pubblicazione del suo progetto a lungo termine sulle malattie mentali in Africa dal titolo “Condemner”, lavoro che ha costituito il materiale per una mostra portata in giro per il mondo.
Nel 2011 ha vinto il Carmignac Gestion Photojournalism Award che gli ha permesso di poter proseguire il suo progetto a lungo termine sulla vita in Zimbabwe sotto il governo di Robert Mugabe. Questo lavoro è culminato con la pubblicazione del suo primo libro “Your Wounds Will Be Named Silence”.
Robin si è occupato, inoltre, di un’ampia varietà di altri lavori fotografici. Tra i diversi argomenti ricordiamo: l’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità delle isole del Pacifico, lo stupro usato come arma durante la Guerra in Congo e Bosnia e l’avvelenamento dell’ecosistema da parte delle multinazionali in nazioni in via di sviluppo.
Il suo recente lavoro sull’omofobia e transfobia nel mondo, intitolato “Where Love Is Illegal” è diventato una campagna molto popolare sui social media. Nell’ambito del progetto è stata realizzata una mostra esposta in tutto il mondo. Inoltre, i suoi scatti sono stati pubblicati da molti giornali, divenendo la copertina di Time Magazine.
Robin è il fondatore di Witness Change, un’organizzazione no-profit dedicata a migliorare i diritti umani attraverso il racconto fotografico.
I suoi lavori sono apparsi in televisione, on line, su settimanali e quotidiani in tutto il mondo. Collabora con National Geographic e Time Magazine.
Si è laureato in Fotografia alla Massey University in Nuova Zelanda nel 2001.
Nato in Nuova Zelanda, Robin ha vissuto in Giappone, Regno Unito e Sudafrica. Ora vive a Parigi.
Sito Web: www.robinhammond.co.uk