Motivazioni del premio
“Waiting Girls” rappresenta uno straordinario connubio tra la forza di una storia dall’elevatissimo valore giornalistico e una qualità fotografica di livello superiore.
L’autore, raccontando un mondo, quello della segregazione carceraria femminile in Iran, ha creato un documento di altissimo valore civile, affrontando una tematica “scomoda” ed entrando in un contesto difficilissimo da raccontare.
Tuttavia lo ha fatto con “delicatezza” e rispetto nei confronti dei soggetti ritratti, rispettandone la dignità e restituendoci, attraverso il suo stile fotografico, anche momenti di intimità e poesia.
Di notevole spessore è anche “la trama narrativa” presentata che restituisce, senza mai interromperla, una sensazione di “sospensione” delle vite delle persone fotografate.
Visita con l’autore sabato 29 ottobre 2016 alle ore 16:30 e domenica 30 ottobre 2016 alle ore 11:30 presso Palazzo Barni, corso Vittorio Emanuele II 17, Lodi.
In attesa della pena capitale.
In Iran la pena di morte viene applicata ai bambini per crimini quali l’omicidio, il traffico di droga e la rapina a mano armata. Secondo il Diritto Penale Islamico, l’età in cui le bambine possono essere ritenute responsabili di crimini è 9 anni, mentre le convenzioni internazionali hanno abolito la pena di morte per i minori di 18 anni.
In seguito all’approvazione di nuove leggi negli anni più recenti, il sistema giudiziario iraniano, dopo il verdetto, detiene solitamente i bambini in quelli che vengono definiti centri di correzione minorile. Coloro che hanno commesso reati minori vengono rilasciati dopo aver scontato un periodo di carcerazione; quelli che invece vengono condannati a morte sono impiccati prima di aver raggiunto il diciottesimo anno di età, a meno che un parente stretto della vittima non ritiri le accuse.
Il progetto è stato realizzato nel distretto municipale di Shahr-e-ziba a Teheran nell’arco di una decina di giorni.
Testo di Sadegh Souri
Sadegh Souri è nato il 29 luglio 1985 a Nahavand City, nella provincia di Hamedan in Iran. Si è laureato in Fotografia e Cinematografia presso l’Università di Scienze Applicate e Tecnologia di Zahedan Branch. Dal 2005 ha iniziato ad esporre i suoi lavori in mostre fotografiche, quattro delle quali erano personali (2009, 2011, 2012). E’ membro dell’Iranian Youth Cinema Society, della National Iranian Photographers Society, dell’Iranian PhotoJournalist Association e della Fédération Internationale de l’Art Photographique.
E’ stato insignito dei seguenti riconoscimenti internazionali: secondo premio al Binaloud Mountain Festival, Iran (2009); primo premio al Khazar to Persian Gulf Festival, Iran (2012); primo premio al Naser Khosrov Festival, Iran (2013); Yellow Ribbon of PSA International Exibition Photojournalism Division Projected Images (2013); HM of Women and Urban Life Festival, Iran (2013); medaglia d’oro al 73° salone internazionale fotografico, Asahi Shimbun, Giappone (2013); PSA Gold Medal North Jersey, USA (2013); secondo premio al concorso Human Rights 2014, Academy of Fine Arts, Calabria, Italia; medaglia di bronzo al salone sloveno della fotografia (2015); HM Award UNICEF Foto des Jahres (2015).