Cinque pluripremiati fotogiornalisti si incontrano con un gruppo di artisti digitali e programmatori e il risultato è Me-Mo (Memory in Motion), una rivista per tablet che è stata lanciata nel giugno del 2014, grazie ad una campagna di crowd-funding.
Il risultato ha superato ogni aspettativa, raggiungendo il traguardo del 147% e 454 donatori, facendo di Me-Mo uno dei progetti fotografici di maggior successo al mondo.
Infografiche, video, effetti, animazioni, parallasse, navigazione orizzontale e verticale tra foto e reportage: lo scopo di Me-Mo è quello di diventare il punto di riferimento internazionale per il reportage nell’ambito del digitale.
Per maggiori informazioni e per abbonarsi: www.memo-mag.com
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Fabio Bucciarelli (Italia, 1980) è un fotografo documentarista che si occupa principalmente di conflitti e delle conseguenze umanitarie della guerra. Fabio ha trascorso gli ultimi anni raccontando i principali eventi che hanno cambiato il mondo in Africa e in Medio Oriente. Ha documentato la crisi in Libia sin dalle sue prime fasi, fino alla morte di Gheddafi, la guerra civile in Siria, passando per i paesi dimenticati dell’Africa come il Sud Sudan e il Mali. Bucciarelli sente la necessità di raccontare le storie di quelle persone che sono state rese impotenti, con lo scopo di fornire informazioni imparziali, ponendo l’accento sui diritti umani.
Prima di diventare fotografo nel 2006, Fabio si è laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino. In seguito ha frequentato l’Università di Valencia dove si è specializzato in Imaging Digitale. Nel 2008 ha ottenuto un finanziamento per lavorare a Barcellona. Dal 2009 si dedica completamente alla fotografia ed inizia a lavorare per La Presse/Ap. Un paio di anni dopo, lascia l’agenzia per dedicarsi alla fotografia documentaristica. Nel 2010/2011 lavora come fotografo di redazione per l’ agenzia italiana LUZ Photo.
Al momento Fabio collabora con Agence France Presse, lavora in tutto il mondo con diverse ONG come per esempio il CICR – Comitato Internazionale della Croce Rossa e con il CCM – Comitato Collaborazione Medica
Nel 2013 il suo lavoro sulla Siria ha vinto il Robert Capa Gold Medal assegnato dall’Overseas Press Club of America, il prestigioso riconoscimento che premia il miglior reportage fotografico pubblicato dall’estero, che si distingue per eccezionale coraggio ed intraprendenza. E’ stato inoltre insignito dei premi Prix Bayeux-Calvados, World Press Photo, The Pictures of The Year International (POYi), SONY World Photography Organisation, FotoEvidence Book Awards e World.Report Award. I suoi reportage sono regolarmente pubblicati su TIME Magazine, The Times, The Guardian, The Observer, The New York Times, BBC, Foreign Policy, Stern, Die Zeit, Paris Match, La Stampa, Il Fatto Quotidiano, La Repubblica.
Recentemente ha anche iniziato a scrivere per i giornali italiani. Le sue cronache sono state pubblicate da TIME Magazine e Al Jazeera America. L’ ultimo libro di Bucciarelli sulla guerra in Libia si chiama “The Smell of the War” (L’Odore della Guerra) [Aliberti Editore].
Sito personale: www.fabiobucciarelli.com
Matteo Dispenza (1981) ha iniziato la sua carriera come reporter per Televideo Rai.
Dopo il G8 di Genova è passato al webdesign fondando Libre, un gruppo digitale creativo con sede a Torino.
Ha lavorato per Universal Pictures / Cattleya alla sceneggiatura di Educazione Siberiana. Ricopre attualmente il ruolo di docente di Innovazione e Nuovi Media presso la fondazione di Istruzione Tecnica Superiore di Torino. All’ interno di Libre Matteo si occupa di curare la parte tecnica di Me-Mo magazine.