Visita guidata domenica 18 ottobre 2015 ore 16.30 presso Palazzo Modignani, via XX Settembre 29, Lodi.
Sono arrivato nella città ucraina di Luhansk agli inizi dell’estate del 2014 ed era ancora una cittadina pacifica, ma la sensazione che un disastro imminente potesse capitare da un giorno all’altro era già nell’aria e cresceva ogni giorno di più.
Il conflitto tra i separatisti e le autorità ucraine ufficiali si è trasformato gradualmente in una guerra. Il sud-est dell’Ucraina è stato coinvolto ampiamente nelle ostilità. Durante quell’estate si è registrato il periodo più sanguinoso per Luhansk, città di importanza strategica.
La popolazione civile ha dovuto sopravvivere senza acqua ed elettricità sotto i bombardamenti giornalieri. Ogni giorno poteva essere l’ultimo. Ci sono sempre almeno due schieramenti armati che combattono in ogni guerra. Essendo un fotogiornalista, il più importante degli schieramenti per me era il terzo: la gente comune. La catastrofe è entrata inaspettatamente nelle loro vite.
Queste persone sembravano i partecipanti del conflitto militare contro la loro volontà. Hanno vissuto le esperienze più terribili: la morte di amici e parenti, case demolite e vite di migliaia di persone distrutte. Secondo il Servizio di Migrazione Federale più di 900.000 cittadini ucraini risultano sfollati. Il destino di chi rimane è quello di vivere ogni singolo giorno come se fosse l’ultimo. Nonostante i ripetuti cessate il fuoco e proposte per risolvere il conflitto, nessuno schieramento è pronto a gettare le armi.
Sono stato nella regione di Luhansk per circa due mesi documentando i recenti drammatici eventi storici che hanno interessato l’Ucraina. Questa serie di fotografie riflette gli eventi più drammatici a cui ho assistito nell’estate del 2014.
Regione di Luhansk, Donbass, Ucraina
Giugno – Luglio – Novembre 2014
Testo di Valery Melnikov
Valery Melnikov si è laureato all’Università Statale di Stavropol ed è sulla strada per diventare un fotografo e reporter pluripremiato. Da più di dieci anni lavora con successo per l’agenzia informativa internazionale RIA Novosti e il giornale Kommersant.
Valery ha anche lavorato come freelancer per l’agenzia AFP nel 2009-2010. Quando non ha incarichi lavorativi, Valery porta avanti diversi progetti indipendenti e organizza mostre delle immagini che rappresentano il risultato di quei viaggi. La sua biografia professionale include reportage del conflitto ucraino dal 2014 ad oggi, della rivolta della Repubblica del Mali nel 2013, della guerra civile in Siria nel 2012, della guerra libanese nel 2006, dell’infame conflitto tra la Georgia e l’Ossezia del Sud nel 2008 e la presa degli ostaggi da parte dei terroristi nella regione di Stavropol nel 2001 e nella cittadina di Beslan nel 2004. Valery ha dedicato la vita al fotogiornalismo e porta avanti con passione ogni progetto a cui si dedica. Con forte senso di urgenza ed attraverso il suo profondo lavoro documentaristico, Valery fa sì che le persone possano essere testimoni degli eventi che avvengono nelle parti più pericolose del mondo.
Sito Web: www.valerymelnikov.com