Stefano De Luigi - Blanco


 

© Stefano De Luigi, VII Network

 

Visions of Blindness

Con quale colore si può rappresentare la cecità? Blanco – Visions of Blindness è un progetto fotografico che racconta la condizione dei ciechi nel mondo ed informa sui piccoli-grandi passi fatti per curare questa disabilità.

Stefano De Luigi, per 5 anni viaggiando per 16 paesi in 4 diversi continenti (Sudamerica, Asia, Africa, Europa), ha documentato le diverse realtà dei non vedenti nel mondo. Un viaggio per immagini che emoziona senza ferire, che sensibilizza, informa e utilizza la fotografia d’autore per raccontare a tutti, con un linguaggio universale, un dramma molte volte dimenticato.

Nel 2007 il progetto Blindness è stato insignito del prestigioso Eugene Smith Fellowship Grant. Nel 2010 questo lungo progetto viene pubblicato nel libro Blanco, edito da Trolleybooks, accompagnato da estratti del libro “Cecità” del premio Nobel della letteratura José Saramago. Nel 2011 il libro “Blanco” vince il POYi Best Photography Book Award.

Il multimedia “Blanco” è finalista al World Press Photo Multimedia Contest 2011.

 

Stefano De Luigi - Biografia

Stefano De Luigi (Koln, 1964) è fotografo professionista dal 1988. Vive a Parigi dal 1989 al 1996 dove lavora per il Museo del Grand Louvre. Nel 1998 realizza un lavoro sull’universo della moda in Francia ed in Italia: “Celebrities”. Nel 1999, in collaborazione con Médicins Sans Frontières, illustra le condizioni dei detenuti malati di tubercolosi nelle prigioni della Siberia centrale. In questi anni espone in collettive: Edinburgo (1988), Parigi (1993) Arles (1996) e personali: Braga (2001) e Savignano (2002). Nel 2000 riceve la ‘Honorable Mention’ del Leica Oskar Barnack Award ed il suo lavoro è proiettato ad Arles. Nello stesso anno realizza il progetto “Pornoland”, un viaggio fotografico sui set della pornografia nel mondo. Nel 2004 “Pornoland” diventa un libro con testo di Martin Amis, pubblicato negli Stati Uniti e Regno Unito (Thames and Hudson), Germania (Knessebeck), Francia (La Martinière) e Italia (Contrasto). Il libro “Pornoland” riceve nel 2005 il premio Marco Bastianelli. “Pornoland” viene esposto alla galleria REA (Francia, 2004), alla Galleria Santa Cecilia (Italia, 2005), al Festival Trans-Photographic (Francia, 2007). Nel frattempo partecipa a delle mostre collettive: “Eurogeneration”, (Milano, 2004), “Fotogiornalismo Italiano” (Torino, 2006), Bejing in&out (Milano, 2007). Dal 2003 al 2006, in collaborazione con CBM Italia, ha prodotto il progetto Blindness sulla condizione della cecità nel mondo. Questo lavoro ha ricevuto il patrocinio di Vision 2020 del WHO e ha vinto il W.E.Smith Felloship Grant, nel 2007. Nel 2006 Stefano De Luigi ha intrapreso il progetto “Cinema Mundi”, che racconta il mondo del cinema alternativo a  quello commerciale di Hollywood. Realizzate le prime tappe in Cina, Russia, Iran, Argentina, farà seguire le altre in Nigeria, Corea del Sud e India. Trasformato in cortometraggio di 7 minuti, “Cinema Mundi” è stato proiettato al festival del cinema di Locarno il 4 agosto 2007. Stefano De Luigi ha vinto 3 volte il World Press  Photo in diverse categorie. (1998-2007-2010). Nel 2009 vince il Moving Walls della fondazione Soros ed il suo  lavoro viene esposto a New York. Nel 2010 vince il Days Japan International Photojournalism Award ed il Getty Grant for Editorial Photography. Sempre nel 2010 il suo libro “Blanco” (ed. Trolleybooks 2010) diventa una mostra itinerante (New York-Roma-Ginevra). Nel 2011 il libro “Blanco” vince il POYi Best Photography Book Award. I reportage di Stefano De Luigi sono pubblicati dai più importanti magazines internazionali, in particolare: Stern, Paris Match, le Monde 2, Time, New Yorker, EyeMazing, Geo, D di Repubblica, Internazionale. Dal 2008 fa parte dell’agenzia VII/Network. Stefano De Luigi vive attualmente a Milano. Sito web personale