Sandro Maddalena - The Road Of Revolution


 

Visita guidata della mostra con l’autore Sabato 25 Ottobre, ore 10.00 – Confartigianato, Via della Marescalca 6, Lodi. MAPPA

I moti di piazza Maidan, scoppiati nella capitale del più importante e strategico degli Stati delle ex Repubbliche Sovietiche, hanno dato il via alla rivoluzione ucraina lo scorso febbraio. Iniziata come pacifica manifestazione studentesca contro il Governo del presidente filorusso Viktor Yanukovich nel novembre 2013, in seguito al rifiuto dello stesso di firmare gli accordi di associazione all’Unione Europea, la protesta si è evoluta ben presto nei mesi successivi in una vera e propria rivolta, quando le strade di Kiev sono diventate teatro e cuore di una guerra civile concentrata nei quartieri centrali del Kreshatik e del Grushevsko adiacenti a piazza Maidan Nezalesnosti.

Il culmine degli scontri, pagato ad un altissimo prezzo dai civili che continuavano a rimanere sotto il fuoco mantenendo il perimetro conquistato  della piazza anche nei giorni e nelle ore più sanguinose, è stato raggiunto nel 18 e 19 febbraio: decine di persone in poche ore hanno perso la vita sotto i colpi dei cecchini appostati sul tetto dell’Hotel Ucraina. La resistenza, operata prevalentemente da ucraini dell’ovest, ha segnato una svolta epocale dalla fine della Guerra Fredda innescando un processo che sta ridisegnando gli equilibri geopolitici in terra ucraina e nel resto d’Europa. Ho cercato di raccontare questo evento stando accanto a chi ha preso attivamente parte a questa rivoluzione: semplici  cittadini che avevano lasciato il lavoro, studenti che avevano momentaneamente abbandonato i banchi universitari, per salire e rimanere sulle barricate, ultras organizzati in associazioni di estrema destra, preti che hanno deciso di celebrare messa in piazza piuttosto che in chiesa, portando la loro benedizione da una barricata all’altra.

Solo pochi giorni hanno separato la fine della rivoluzione, conclusasi con la celebrazione dei funerali di piazza, la presa della Rada, il parlamento ucraino, e la statalizzazione della casa reggia del presidente Yanukovich datosi alla fuga,  dall’occupazione della Crimea da parte delle truppe russe; ben presto è stato chiaro che la vittoria del movimento pro Maidan non era la conclusione del delle ostilità ma l’inizio di un periodo di grande instabilità. Un secondo e ben più sanguinoso conflitto cominciato nell’aprile 2014 è tutt’ora in corso nell’est del paese e non se ne intravede la fine. Per questo, nella parte conclusiva del lavoro, ho preferito dare più spazio al lutto che ai festeggiamenti ed evidenziare come il processo di normalizzazione nel centro di Kiev sia ancora lontano dall’essere compiuto.  

Sandro Maddalena

foto_maddalenaSandro Maddalena è nato in provincia di Napoli, Italia, il 12 febbraio 1984. Nel 2010 si è laureato in Fotogiornalismo all’Accademia di belle Arti di Napoli. Nel 2009 ha realizzato il suo primo reportage sul tema della raccolta dei rifiuti al Cairo, grazie al quale, ha raggiunto le fasi finali del concorso italiano “Premio Nazionale delle Arti”(2010) e del concorso internazionale “Click about it”(2012). Nel 2013 è stato il più giovane fotografo a partecipare alla collettiva fotografica a Colonia sugli ultimi cinquant’anni di fotografia sociale a Napoli, con un lavoro su un istituto psichiatrico. Nel 2014 è stato tra i finalisti del concorso internazionale “Freelens Award for Young Photojournalism” ed è stato uno dei vincitori del concorso internazionale “Pink Lady Food Photographer of the Year”. Le sue fotografie sono state pubblicate su giornali e riviste nazionali ed internazionali. Attualmente sta lavorando ad un progetto a lungo termine sulla crisi ucraina.

Galleria su Corbis: http://www.corbisimages.com/photographer/sandro-maddalena