Giulio Piscitelli - From There to Here


 

World.Report Award 2015 – Master Award

Motivazioni del premio

Il progetto From There to Here, Immigration in the time of Fortress Europe di Giulio Piscitelli, iniziato nel 2010 e tutt’ora in corso, testimonia la complessità del tema dei flussi migratori verso l’Europa. Documenta questa realtà prendendosi carico di ricostruire e ricordare l’ampiezza del panorama geografico, economico, sociale e politico in cui questo fenomeno storico di cruciale importanza si inserisce. Allarga la prospettiva, ripristinando una visione d’insieme che troppo spesso viene sacrificata per l’urgenza di coprire l’incessante cronaca quotidiana sugli esiti tragici dell’immigrazione.
Il fotografo ci mostra tutte le tappe del viaggio dei migranti e riesce a restituirci con grande umanità la dimensione di odissea collettiva e individuale a cui queste persone vanno incontro.
La giuria, dopo un’attenta e approfondita valutazione, ha attribuito il premio all’unanimità.

 

Visita guidata sabato 10 ottobre 2015 ore 11.30 presso Palazzo Barni, Corso Vittorio Emanuele II 17, Lodi.

L’immigrazione verso l’Europa da parte di persone provenienti da diversi angoli del mondo è un fenomeno che è andato intensificandosi sempre di più nel corso degli ultimi 30 anni soprattutto a causa dei recenti sconvolgimenti politici e sociali del Medio Oriente e dell’Africa sub-sahariana.

Qual è lo stato attuale della gestione dei flussi migratori in Europa? Quali strategie sono state attuate per la gestione – e spesso il contrasto – del fenomeno? Quali sono i risultati? L’Europa ha l’importante compito di accogliere coloro che sono alla ricerca di un posto sicuro in cui vivere: il vecchio continente è circondato da guerre e sconvolgimenti socio-politici, che sono in parte il risultato di politiche occidentali sbagliate.

L’aumento dei flussi migratori non è andato di pari passo con lo sviluppo delle politiche per lagestione di questo fenomeno. È un dato di fatto, negli ultimi anni, l’Unione europea ha spesso risposto intensificando i controlli alle frontiere, la detenzione e l’espulsione degli immigrati. Tale gestione spesso non tiene conto dei diritti umani fondamentali di chi cerca una vita lontana dalla povertà e dalla guerra. Prima di accedere ai benefici di residenza legale in Europa, gli immigrati devono affrontare una serie di pericoli, violenze e restrizioni alla libertà, che agiscono come “filtro”. Solo i più risoluti saranno ricompensati con un regolare permesso di soggiorno, che spesso non sarà definitivo e non concederà al richiedente gli stessi diritti dei cittadini autoctoni europei. 

I confini europei (ed gli stessi paesi europei) sono pieni di campi profughi abitati da migliaia di persone in attesa di conoscere il loro futuro; migliaia di esseri umani che hanno spesso subito violenze senza precedenti durante il loro viaggio verso il continente europeo. La gestione dei flussi migratori è spesso regolata da leggi che ignorano la realtà dei paesi in cui i migranti arrivano; come la Dublino II, che impedisce il movimento legale di quelle persone sul territorio europeo, aumentando così l’attività di gruppi criminali, che traggono profitto sul traffico di migranti, soprattutto nei paesi di transito e di prima accoglienza. 

Negli ultimi quattro anni, il lavoro di documentazione di questa crisi ha abbracciato la maggior parte dei paesi che sono colpiti da questo fenomeno; in particolare quelli che rappresentano le porte dell’Europa, come l’Italia, la Grecia, la Spagna; ma anche le nazioni che rappresentano i territori di passaggio per le persone in cerca di una vita migliore, come la Libia, la Tunisia, l’Egitto, il Sudan, la Serbia e la Bulgaria. 

“From there to here” è una testimonianza di questo periodo storico, un archivio visivo che si sforza di raccontare, ma il cui obiettivo è soprattutto di ricordare i fatti riguardanti la gestione dei flussi migratori, cercando di spiegare attraverso il mezzo visivo della fotografia le difficoltà ei rischi che migliaia di esseri umani devono affrontare per arrivare – e vivere – in Europa. Un lavoro che mira a creare consapevolezza in coloro che governano e quelli che fruiscono di questa opera di documentazione, spingendo per un adeguamento delle politiche che regolano l’accesso e la permanenza in Europa; politiche che dovrebbero creare canali umanitari sicuri per chi fugge dai conflitti, repressione e povertà; politiche che dovrebbero consentire l’accesso ad una vita normale e dignitosa per coloro che arrivano nei nostri paesi. 

Raccontare il fenomeno dell’immigrazione negli ultimi anni significa raccontare le conseguenze catastrofiche degli sconvolgimenti politici e sociali che il mondo sta vivendo. E ‘importante sviluppare una documentazione unica e coerente del fenomeno, allo scopo di una memoria collettiva; una racconto per immagini che mantenga accesa una luce su come l’Europa ha deciso di gestire e soddisfare le richieste di accesso a una vita migliore. Coloro che cercano di arrivare, considerano l’Europa come un paradiso, ma la realtà è purtroppo spesso diversa, perché di recente questo “paradiso” sta diventando sempre più una fortezza inespugnabile. 

La proposta è quello di ampliare ulteriormente l’indagine fotografica sulla rotta dei migranti che attraversano le zone balcaniche, in particolare tra la Macedonia e la Grecia (già sviluppato in gran parte tra il 2013 e il 2014); di sviluppare una relazione sul confine interno europeo di Calais, dove molti rifugiati cercano di raggiungere il territorio inglese illegalmente come le leggi vigenti non permettono loro di muoversi legalmente; e per completare la documentazione sulla crisi sotto-riportati dei rifugiati in Libia, concentrandosi in particolare sulla situazione dei centri di detenzione per immigrati (sviluppato in gran parte nel 2014). 

Le fotografie saranno utilizzate per la creazione di una mappa interattiva on-line, che con coordinate geografiche ed immagini, racconterà l’attuale situazione delle migrazioni verso l’Europa.

Testo di Giulio Piscitelli

 

Giulio Piscitelli

GiulioPiscitelliGiulio Piscitelli (1981, Napoli), dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, nel 2008 si avvicina alla fotografia e dopo la laurea inizia a collaborare con agenzie di stampa italiane e straniere (Controlucepix; AFP). 

Fino al 2010 è stato collaboratore dell’Archivio fotografico Storico Giulio Parisio di Napoli, per il quale ha curato l’archiviazione e la post produzione di immagini. Le sue foto sono state esposte in spazi come Villa Pignatelli (Napoli), Università degli Studi di Catanzaro (Italia), Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, Angkor Photo Festival, Galleria di Brera (Milano); Visa pour l’immagine Festival (Perpignan); Hannover Photofestival.

Dal 2010, svolge un progetto sulla documentazione del fenomeno dell’immigrazione verso l’Europa, lavoro che abbraccia 10 paesi, descrivendo i percorsi e le condizioni di accoglienza per le migliaia di persone che ogni anno cercano rifugio nei nostri paesi. Oltre al progetto in materia di immigrazione, ha anche svolto servizi fotografici in Siria, Egitto, Afghanistan, Kosovo; Libia, Ucraina, Sri Lanka.

Le sue immagini sono apparse su quotidiani e riviste italiane e straniere. Piscitelli attualmente vive a Napoli ed è rappresentato dall’agenzia Contrasto.

Sito internet: www.giuliopiscitelli.viewbook.com