Evros porta d"oriente. Un muro contro l"immigrazione


 

Visita guidata della mostra con l’autore Sabato 19 Ottobre, ore 14.00.
Associazione Clam – Via Fascetti, 34.

Un fiume, confine naturale lungo 160 chilometri, separa la Grecia dalla Turchia, l’Europa dall’Asia. Sulle rive di questo fiume, l’Evros, che da circa il 2007 è diventata una delle vie preferenziali per l’immigrazione verso l’Europa, era prevista la costruzione di un fossato di cui sono stati consegnati i primi 15 km ad agosto 2011. Considerato troppo dispendioso, il progetto è stato modificato in una doppia barriera di reticolato e filo spinato.

Da settembre 2011 sono susseguiti, da parte dell’Unione Europea, plausi ed approvazioni al progetto.

Dopo aver discusso a fine marzo riguardo la costruzione di nuovi centri detentivi nei pressi del confine, il governo Greco ha dato il via ai lavori per la realizzazione della recinzione il 13 aprile 2012, stimando un costo di oltre 3.000.000 di Euro totalmente a carico dello Sato Ellenico già vessato dalla pesante crisi economica.

Nel 2011 Frontex, forza militare formata e sostenuta dall’Unione Europea, ha dato il via al “progetto Poseidon” teso a controllare e bloccare il flusso migratorio.

Nel 2011 circa 55.000 persone (dati Frontex) provenienti da Asia, Medio Oriente ed Africa cercano rifugio in Europa.

250 persone al giorno (dati Eulex) provano, con l’aiuto di trafficanti di uomini definiti “agenti” dai migranti, ad entrare in Grecia alla ricerca di una vita normale.

Durante il giorno, sulla strada che parte da Kastanies ed arriva ad Alexandropoli, si incontrano gruppi formati da quattro o cinque persone che camminano a passo veloce: migranti che hanno attraversato il fiume Evros in cerca di una speranza e con Atene come primo obiettivo. Alcuni si fermeranno nella capitale Ellenica, che conta una comunità migrante molto vasta, mentre altri tenteranno tramite i loro “agenti” di raggiungere altri paesi d’Europa.

Mostra a cura di Sandro Iovine.

 

Mauro Prandelli

Mauro Prandelli nasce a Brescia nel 1979. Dopo aver conseguito il diploma in informatica nel 1998 approccia il mondo della comunicazione multimediale, con interessi che spaziano dall’animazione 3d allo sviluppo web.

Nel 2007 si avicina alla fotografia lavorando come assistente per un fotografo specializzato in eventi, avendo così la possibilità di approfondire la tecnica e i mezzi in diverse situazioni.

Dopo due anni avvia la propria attività di free lance operando nella fotografia e video industriale e come fotografo di still life.

Nel 2011, spinto dalla voglia di approfondire le tematiche della comunicazione attraverso l’immagine e dalla necessità di raccontare delle storie di carattere sociale, consegue il Master di Reportage presso l’Accademia di Fotografia John Kaverdash di Milano.

Lo stesso anno inizia a collaborare con diversi artisti di fama internazionale, seguendo e documentando fotograficamente il processo di ideazione, realizzazione e allestimento delle loro opere.

Sempre nel 2011, nonostante la situazione del mercato dell’immagine, decide di mettersi in gioco cercando di raccontare la crisi Greca partendo da Atene.

Nel 2012 produce “Evros porta orientale d’Europa. Un muro contro l’immigrazione” curato da Sandro Iovine che illustra la situazione dei migranti che cercano di entrare in Europa dal confine turco. Da questo lavoro nasce una mostra che verrà esposta in diverse città d’Italia tra cui Roma. Il momento dell’esposizione diviene il luogo d’incontro con il pubblico, occasione per poter trattare, insieme a Sandro Iovine, l’attuale situazione del fotogiornalismo non solo in un’ottica estetica e formale ma anche e soppattutto etica.

Oggi, dopo aver prodotto altre storie sia in Italia che all’estero, si dedica in maniera continuativa alla fotografia di reportage per descrivere il mondo che lo circonda attraverso le luci e le ombre che lo disegnano.

Sito personale: www.mauroprandelli.com
https://www.facebook.com/Evrosportadoriente